Proviamo ad immaginare delle scuole subacquee che, oltre ad insegnare, al massimo livello, le tecniche d’immersione, si preoccupino di fare in modo che, chi si avvicina per la prima volta agli ambienti sommersi, abbia le necessarie informazioni sui diversi habitat sottomarini e sugli, spesso delicati, equilibri che li governano.
Immaginiamo, inoltre, delle scuole d’immersione che siano anche dei circoli subacquei, in grado di coinvolgere i frequentatori delle scuole nei diversi progetti operativi che vengono portati avanti in modo autonomo, o in collaborazione con enti e istituti di ricerca. Progetti che possano prevedere il contributo di esperienze diverse e di
diverse capacità operative.
….così abbiamo immaginato la Fisa Sub
Una federazione moderna, composta da scuole d’immersione, da sempre all’avanguardia nei metodi e nelle tecniche d’insegnamento.
Una federazione aperta alla collaborazione con le altre federazioni ed organizzazioni subacquee (insieme alle quali partecipa alla CIAS, Confederazione Italiana Attività Subacquee), con le associazioni ambientaliste, con gli enti, le istituzioni e con tutte le strutture pubbliche e private che si occupano del mare e della sua tutela.
Una federazione che si è posta concretamente il problema della sicurezza in mare, con un accordo di collaborazione con la Federazione Nazionale Emergenza 118, insieme alla quale è stato costituito il Dipartimento Nazionale Emergenza Mare.
Una federazione che ha, fin dalla sua costituzione, superato la tradizionale articolazione in comitati regionali e provinciali, per articolarsi, più concretamente, in Comitati di Progetto.
Su questi si concentrano gli sforzi e gli interessi delle strutture territoriali e di tutta la struttura nazionale.
Giuliano Salvatori